👮Agente Rapito

Divieto di divulgazione in qualsiasi contesto:

  • Zone Nere

Protocollo per Agenti Rapiti senza Tortura

1. Comportamento Generale:

  • Mantenere la calma e valutare attentamente la situazione.

  • Osservare e memorizzare dettagli sull'ambiente e sui rapitori che potrebbero essere utili per la localizzazione e il salvataggio.

2. Divulgazione di Informazioni:

  • Gradi e Identità: È permesso rivelare il proprio nome e grado se ciò non mette a rischio operazioni o altri agenti.

  • Nomi in Codice: I nomi in codice non devono essere rivelati, poiché possono compromettere operazioni in corso e la sicurezza di altri agenti.

  • Informazioni Operative: Evitare di rivelare qualsiasi dettaglio sulle operazioni in corso, posizioni di colleghi o tattiche operative.

3. Tattiche di Resistenza:

  • Utilizzare tecniche di evasione nelle risposte senza fornire informazioni concrete.

  • Se possibile, utilizzare codici segreti concordati per segnalare la situazione senza che i rapitori ne siano consapevoli.

Protocollo per Agenti Rapiti sotto Tortura

1. Comportamento sotto Tortura:

  • L'agente deve cercare di resistere alla tortura il più a lungo possibile, utilizzando tecniche di resistenza mentale.

  • Se la tortura raggiunge livelli critici e la vita dell'agente è a rischio immediato, può essere autorizzato a cooperare in modo limitato.

2. Informazioni da Divulgare sotto Tortura Estrema:

  • Gradi e Identità: I gradi possono essere rivelati se ciò non compromette direttamente la sicurezza di altre operazioni o agenti.

  • Nomi in Codice: Se necessario, i nomi in codice possono essere rivelati o se la divulgazione può essere utilizzata per disinformare.

  • Dettagli Operativi: Fornire informazioni obsolete o meno cruciali, cercando di proteggere i dettagli più sensibili.

  • Divulgazione di Fascicoli: In seguito vengono forniti i fascicoli che è possibile divulgare.

3. Gestione Post-Rilascio:

  • Dopo il rilascio, l'agente dovrà subire un debriefing completo per valutare le informazioni divulgate e ricevere supporto psicologico adeguato.

Protocollo in Caso di Divulgazione Forzata di Nomi di Altri Agenti

1. Procedure Immediate:

  • Notificare immediatamente gli agenti il cui nome è stato rivelato e implementare misure di protezione.

  • Valutare l'impatto delle informazioni divulgate e adottare misure correttive.

2. Valutazione e Azioni di Contenimento:

  • Analizzare come le informazioni divulgate possono influenzare le operazioni in corso.

  • Rafforzare le misure di sicurezza per tutti gli agenti coinvolti.

3. Supporto all'Agente e Revisione delle Procedure:

  • Fornire supporto continuo all'agente che ha subito la tortura.

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